Associazione ViVOmodei
L’associazione ViVOmodei nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio diffondendo la conoscenza della sua storia, delle sue radici, del suo patrimonio culturale e artistico, materiale e immateriale, passato e presente e futuro, con particolare attenzione al Palazzo Omodei Carones e ai luoghi e alle vicende a esso collegate.
dallo Statuto dell'Associazione
chi siamo
13 soci fondatori
16 narratori volontari
35 visite guidate
+ di 700 visitatori accompagnati a Palazzo
3 eventi/laboratori per bambini
2 visori per la realtà virtuale
1 progetto POFT
cosa facciamo
programmi didattici dedicati ai bambini e alle scuole, organizzazione di mostre e art exhibition, collaborazioni con associazioni ed enti sul territorio, progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ricerche in ambito storico-artistico, eventi culturali e di intrattenimento.
Visite guidate a Palazzo con i narratori ViVOmodei, tour virtuale con visori VR, eventi e
la visione
Promozione,
valorizzazione, conoscenza, tutela e condivisione del patrimonio culturale del territorio attraverso lo studio, la ricerca, la costruizione di itinerari narrativi, la progettazione culturale, il lavoro in rete e il coinvolgimento della comunità.
“L'associazione ViVOmodei è nata sulla scia dell’entusiasmo delle giornate FAI di primavera che hanno portato a Palazzo Omodei centinaia di visitatori sorpresi di scoprire tanta bellezza in un luogo inaspettato, accompagnati da guide volontarie altrettanto affascinate e stupite di essere inciampate nella meraviglia tra le vie più familiari della propria città. Così è nata l’associazione, prendendo forma tra le nostre mani in riunioni serali piene di domande e incertezze e di una convinzione condivisa: se abbiamo avuto la fortuna di incontrare la bellezza in un luogo che è nostro, di tutti, abbiamo anche la responsabilità di condividerla, raccontarla, difenderla e riappropriarcene”.
Chiara De Nardi, Presidente
“Un passato deve essere tanto familiare da poterlo rivivere meccanicamente e tanto inaspettato da farci stupire ogni volta che vi ritorniamo: allora è adatto alla fantasia.”
Cesare Pavese, Il mestiere di vivere: Diario 1935-1950